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  • : Urban Pvs esperienze urbane in paesi in via di sviluppo Come sono le città nei Paesi del Terzo Mondo? Come sono organizzate? Quali sono le problematiche? Come vengono affrontate? Questo blog vuole essere uno spazio dedicato a quanti si occupano e si interessano dei problemi urbani e sociali nei paesi in via di sviluppo.
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Come sono le città nei Paesi del Terzo Mondo? Come sono organizzate?

Quali sono le problematiche? Come vengono affrontate?
Questo blog vuole essere uno spazio dedicato a quanti si occupano e si interessano dei problemi urbani e sociali nei paesi in via di sviluppo.


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24 aprile 2014 4 24 /04 /aprile /2014 14:28

meskel square addis

 

Attraversare Meskel Square, nel cuore di Addis Abeba, è un'impresa. Non esistono semafori e il traffico è affidato al buon senso degli automobilisti. Per questo l'intersezione protagonista di questo filmato amatoriale, virale nelle ultime ore, è stata ribattezzata "la più caotica del mondo".

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18 dicembre 2013 3 18 /12 /dicembre /2013 13:50

Finalmente anche a Mekelle le strade hanno un nome!

E' una novità davvero recente, perchè fino a sette anni fa solo alcune strade centrali avevano un nome, e per localizzare un edificio era necessario far riferimento ad edifici "notevoli" facilmente riconoscibili e comunemente conosciuti, come la Banca, l'albergo famoso, ecc.

Ora finalmente le strade hanno un nome, anzi più che un nome hanno un numero: in effetti le strade sono numerate come proprio come l'americana Manhattan.

Mekelle indirizzi

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5 maggio 2010 3 05 /05 /maggio /2010 10:34

Dicono che sarà terminato nel 2012 il nuovo aeroporto di Khartoum attualmente in costruzione 40 km a sud dl centro cittadino. Non è però chiara la sua collocazione: qualcuno dice che è in costruzione a sud di Omdurman, mentre altri affermano che invece si stia costruendo a sud di khartoum, sulla sponda est del Nilo Bianco.

Effettivamente la location aeroportuale esistente non risulta essere delle più felici: oramai inglobato nell'edificato urbano l'aeroporto è diventato un elemento di frattura ostacolando l'accessibilità urbana fra la zona di Ryad e la centralissima e internazionale Khartoum 2.

 

Il processo progettuale, affidato ad una compagnia tedesca di consulenza, prevede tre fasi, la prima delle quali dovrebbe essere stata iniziata nel 2006.link

Il nuovo aeroporto dovrebbe avere due piste di 4 km ciascuna, un terminal passeggeri di circa 86.000 mq, un terminal cargo di circa 40.000 mq, oltre ad un terminal presidenziale di circa 3.750 mq. Ci saranno inoltre una torre di controllo di 58 m e un albergo internazionale con 300 camere e un centro conferenze.

Nell'area circostante all'aeroporto saranno presenti numerosi servizi come distributori di benzina, esercizi commerciali e mercati.

 

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17 novembre 2009 2 17 /11 /novembre /2009 12:39

Come in tante altre città africane anche qui varie sono le possibilità per spostarsi. Il trasporto collettivo, oltre ai taxi, prevede  i Tuc-tuc, dei tricicli a motore (detti anche rickshaw) che possono trasportare al massimo 3 persone, i mini-bus e i bus. I Tuc-tuc sono simili a dei taxi in quanto conducono il viaggiatore alla destinazione richiesta, sempre che sia all’interno di aree urbane prestabilite da regolamenti cittadini: infatti i Tuc-tuc di Omdurman non sono abilitati per circolare a Khartoum; anche all’interno della stessa Khartoum ogni Tuc-tuc è autorizzato a circolare entro certi confini. In effetti, pur essendo molto comodo e conveniente, spostarsi con questo mezzo di trasporto risulta anche assai pericoloso per via delle strade piene di buche e del grande traffico cittadino.

I bus e i mini-bus sono invece dei sistemi di trasporto che seguono delle tratte ben precise. Ci sono delle stazioni capolinea che si trovano generalmente in corrispondenza dei principali mercati cittadini e le fermate intermedie, sia in salita che in discesa, sono a richiesta. Sul mezzo non ci sono indicazioni della destinazione, ma questa viene urlata mentre il veicolo è in movimento. Sia sul bus che sul mini-bus oltre all’autista, addetto solo alla guida, c’è anche un altro individuo, spesso un ragazzino, che si occupa di urlare la destinazione del bus, di aprire e chiudere la porta, di far salire le persone e di riscuotere il costo del biglietto. Il costo del viaggio varia sui bus: se si sale all’inizio della tratta si paga di più che se si sale a metà tragitto; inoltre il viaggiare in bus è molto più economico che farlo in minibus.


Per salire su un bus (o minibus) in corsa è importante quindi capire la sua destinazione. Per far questo esistono dei segni “convenzionali” che si scambiano le persone che vogliono salire sul mezzo con il ragazzo addetto alla porta. Questi segni sono dei veri e propri gesti che si fanno con la mano destra: a seconda di come la mano viene agitata si può intendere che la destinazione è Khartoum, o Bahari, o il souq (il mercato) nelle vicinanze. Conoscere questi segni è di particolare importanza per riuscire a salire sul mezzo.

Anche per scendere c’è un codice che è sempre meglio conoscere. I viaggiatori quando devono scendere schioccano le dita e fanno “scsccchh” con la bocca. Fortunatamente i sudanesi sono un popolo molto cordiale e disponibile e vedendo uno straniero non lo ignorano ma fanno di tutto per cercare di aiutarlo.

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17 ottobre 2009 6 17 /10 /ottobre /2009 13:59

Molte sono le strade principali in terra battuta o ghiaia tra le quali quelle che collegano il centro con le aree periferiche come Adi Shumduhun, Industry e il villaggio di Feleg Daero. Questo tipo di finitura comporta ovvi problemi di ordine sanitario, per la quantità di polvere che si solleva, e gestionale. Anche con una buona manutenzione ogni tre mesi è opportuno intervenire aggiungendo terra per livellare la superficie. I pochi percorsi asfaltati esistenti si trovano tutti nel centro cittadino ad eccezione della Ring Road, la strada extraurbana a scorrimento veloce che congiunge la città con Quiha e Wukro.



Le strade asfaltate cittadine sono tutte a due corsie per senso di marcia, alcune con spartitraffico (Selam Road, Guna Road) e altre senza separazione centrale (Musie Street, Hawzen Street). I marciapiedi o comunque degli spazi laterali per i pedoni sono generalmente sempre presenti anche se spesso non presentano la pavimentazione e la loro finitura superficiale risulta varia, discontinua e a livelli differenti. Infatti se per la realizzazione delle strade la carreggiata è a carico della municipalità, o comunque del sistema pubblico, per i marciapiedi la costruzione è di responsabilità dei proprietari degli immobili che vi si affacciano i quali possono o impegnarsi personalmente nella costruzione o pagarne il corrispettivo.

Nel 2004: 29 km in asfalto e 43 km in ghiaia e terra battuta

Le strade asfaltate sono sicuramente più igieniche anche se molto più costose. Qui in Etiopia però sono soggette ad un deterioramento molto rapido, dovuto a una serie di concause come la qualità non eccelsa della loro realizzazione, le grosse piogge che oltre a riversare sulle strade una gran quantità di acqua vi trasportano moltissimi detriti dalle aree limitrofe in ghiaia e in terra battuta, i frequenti interventi alle infrastrutture interrate e relativi rappezzamenti, e la notevole affluenza di veicoli e animali di vari tipi.

Quelli della durata di una finitura e della necessaria manutenzione che essa richiede sono temi che dovrebbero essere determinanti nelle scelte delle politiche da adottare.

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17 ottobre 2009 6 17 /10 /ottobre /2009 13:52

Khartoum è davvero caotica. Basta pensare che sono tre città in una, infatti Khartoum è formata da Omdurman, l’agglomerato urbano originario, Khartoum Nord, detto anche Bahri, e Khartoum, il nuovo centro amministrativo e sociale in cui si trovano tra le altre cose l’aeroporto e il palazzo presidenziale. Le tre città sono separate fra loro dal Nilo e sono collegate da tanti grandi ponti.

Le strade principali hanno uno spartitraffico centrale e due o tre corsia per senso di marcia. Nello spartitraffico è collocato il sistema di illuminazione che non sempre viene attivato per ridurre i consumi di corrente elettrica: bisogna quindi abituarsi a guidare e a destreggiarsi in questa “jungla” anche con il buio.




I marciapiedi sono quasi sempre presenti e sono molto larghi per permettere ai pedoni di circolare.




Mentre le strade secondarie sono in terra battuta, quelle principali sono asfaltate e anche il marciapiede ha una sua pavimentazione, che spesso risulta quasi invisibile in quanto ricoperta da uno spessissimo strato di polvere rossa.


 

 

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