E’ bello finalmente vedere che da più parti si sta facendo strada un nuovo sentire ( Il "modello" occidentale non funziona ). Sono ancora segnali solo di nicchia e ancora non del tutto decodificati ma che dimostrano che c’è l’esigenza di mettere in discussione questo sistema consumistico che ci sta letteralmente “consumando”. Per esempio lessi una volta in rete una riflessione sull’insensatezza di avere, ognuno in casa sua, un trapano, comprato in occasione del primo trasloco e poi sistemato in uno scaffale della cantina. Che senso ha riempirci di oggetti che usiamo una volta sola???? Non sarebbe più sensato un sistema di noleggio di tutti quegli oggetti che richiedono un uso sporadico???
L’idea lanciata dalla rete mi sembrava interessante, innovativa, così ho tentato di fare una proposta a Ikea, che tra le tante catene mi sembra quella più aperta alle innovazioni (o almeno questa è l’immagine che la stessa vuole comunicare). In realtà mi sono resa conto che nel sito è prevista solo la possibilità di chiedere informazioni circa il prodotto senza dare la possibilità di lasciare messaggi che siano delle “proposte”…
La proposta del “trapano in affitto” mi fa ricordare il sistema etiope in cui ovviamente l’avere il trapano conferisce al suo possessore una professionalità e una utilità sociale, per cui il possedere un attrezzo di questo tipo offre delle opportunità lavorative. Tu hai bisogno di fare dei buchi nel muro? Chiami l’”uomo del trapano” e lui si fa pagare a “numero di buchi”.
E’ bello vedere come lentamente ci stiamo avvicinando, più o meno razionalmente, allo stile di vita di quei paesi che pretendevamo di colonizzare (leggi “ a cui pretendevamo di insegnare”). Lo stesso è già successo con il sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta”. Noi lo stiamo scoprendo adesso, loro lo fanno già da tempo. Alla fine quali sono i Paesi in via di Sviluppo, loro o noi?