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Ogni venerdì, presso il cimitero della città di Omdurman, prima del tramonto, si svolge la cerimonia religiosa guidata dal gruppo dei sufisti. Si tratta di una funzione religiosa particolarmente interessante e suggestiva.
Chi sono i sufisti?
I Sufisti presentano se`stessi come un’antica forma di сconfraternita la cui origine si perde nel tempo.
Spesso sono considerati una setta mussulmana. In verità non sono precisamente una setta, in quanto non si definiscono in base a particolari principi di appartenenza religiosa, né danno vita di per sé a particolari forme di culto o a specifiche forme di convivenza di tipo monastico. Li unisce soprattutto un metodo di ricerca spirituale basato proprio sul rifiuto di ogni presunto dogmatismo e sul tentativo di cercare la verità nascosta in ogni religione.
Proprio per questo è anche riduttivo definirli mussulmani in quanto pur vivendo in una area culturale segnata dall’Islam hanno sempre di fatto, anche in un modo conflittuale con l’Islam, rivendicato una loro strada particolare nella ricerca della Verità.
Chi ha la possibilità di partecipare fin da prima dell’inizio della cerimonia vera e propria potrà rendersi subito conto che per i sudanesi essa rappresenta un vero e proprio momento di incontro e di vita sociale. La funzione religiosa viene guidata dagli adepti del sufismo, attraverso l’uso di litanie e di danze. Tutti i presenti sono coinvolti in un crescendo del canto religioso per facilitare la preghiera a Dio. Agli occhi dei turisti ne risulta un clima molto suggestivo.
Sicuramente la cerimonia dei dervishi è un ottimo esempio di come l’idea di preghiera comunitaria possa racchiudere in sé molteplici significati cambiando da luogo a luogo, da religione a religione. Inoltre fa riflettere il fatto che la funzione abbia luogo all’interno di un cimitero, basti pensiamo a quello che sono e rappresentano nella nostra cultura i cimiteri, i luoghi del silenzio per eccellenza.
Alla destra della "nicchia direzionale", molto rialzato dal pavimento, c'e' una scala che porta ad un podio con sedile (minbar), da cui il predicatore (muezzin) fa la predica ai fedeli. Ogni moschea, poi, ha uno o più minareti. Il minareto (che significa “torre lucente”) è la caratteristica torre della moschea che presenta sulla sommità una terrazza sporgente dalla quale il muezzin invita i fedeli alla preghiera; di solito e' unito a coppie, ma, sovente, nelle moschee se ne hanno più di due. La posizione originaria era sull'asse della navata e sul lato del cortile opposto a quello in cui era ricavato il "mihrab", successivamente vennero posti sugli angoli del cortile, oppure ai lati del portale per accentuarne la posizione e la monumentalità.
In tempi successivi la moschea si caratterizza in forma di grande sala delle preghiere, ricoperta a tetto, a volta, a cupola e, qualche volta, il muro esterno di recinzione e' fortificato per la difesa dei fedeli, in caso di attacchi nemici.
Intorno all'anno 1000 dell'e.v. gli architetti musulmani introdussero la costruzione in mattoni. Le prime moschee edificate con il mattone vennero realizzate in oriente, dove fu usato l'arco a sesto acuto ed in un secondo momento si comincio' a costruire in occidente, dove divennero caratteristici l'arco a pieno centro e quello a ferro di cavallo. Dopo il 1000, nell'era dominata dai Turchi, la moschea incomincia ad essere progettata e realizzata come edificio a composizione, culminante in una grande cupola, costruita sopra la sala centrale piramidale.
La scelta della copertura a cupola è dettata da esigenze pratiche, per via della scarsità di legname in queste zone desertiche, e da motivi simbolici: la convergenza in un unico punto (accentuata nel caso della tipica copertura islamica della volta con la punta) rappresenta l'anelito del fedele verso l'unità divina (tawhid). Spesso alla base della cupola si trova un tamburo ottagonale: forma scelta in quanto storicamente ritenuta perfetta per la sua inscrivibilità in un cerchio e in un quadrato.
per altre informazioni:
http://www.sufi.it/Islam/moschea.htm
http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Religioni/moschea.html